L’ Early Start Denver Model (ESDM),  è un programma di  intervento che rientra tra quelli citati dalle Linee Guida 21 dell’Istituto Superiore di Sanità.
L’ ESDM ha suscitato molto interesse da parte degli operatori del settore perché è un intervento precoce rivolto ai bambini in età prescolare (2-4 anni), e si presenta come uno dei metodi terapeutici più efficaci per potenziare le capacità cognitive e funzionali del bambino.
L’ESDM si definisce come un intervento naturalistico, evolutivo e comportamentale.
L’espressione  naturalistico, richiama l’ambiente dove si svolgono le attività con il bambino, contraddistinto dall’uso di un linguaggio naturale, uno stile d’interazione giocoso e la preferenza per i rinforzi intrinseci. L’interesse e l’attenzione sono quindi  rivolti all’iniziativa spontanea del bambino, poiché la partecipazione attiva e il coinvolgimento emotivo sono fattori che facilitano l’apprendimento.

Con il termine evolutivo si sottolinea l’importanza delle tappe di sviluppo e dell’organizzazione dei bambini: attraverso l’acquisizione di competenze complesse il bambino giungerà ad una maggiore autonomia e crescita nella comprensione della partecipazione affettiva e di socializzazione. Di conseguenza, se lo sviluppo del linguaggio nei bambini normotipici richiede abilità specifiche, quali l’attenzione congiunta, la condivisione dell’affetto e l’indicazione, allora sarà essenziale impegnare del tempo all’apprendimento di tali capacità anche da parte di un bambino con disturbo dello spettro autistico. Le aree dello sviluppo che vengono approfondite sono: la comunicazione ricettiva ed espressiva, le abilità sociali, l’imitazione, la cognizione, il gioco, la motricità fine e grossolana, il comportamento, l’autonomia nel mangiare, nel vestirsi, nel lavarsi e nel fare alcuni lavoretti di casa.

Infine è un intervento comportamentale perché l’ESDM utilizza i metodi dallAnalisi Applicata del Comportamento (ABA), indispensabili per favorire o bloccare la messa in atto di determinati comportamenti.

Attualmente il programma Early Start Denver Model può essere svolto in tre contesti diversi:

  1. In terapia dove i protagonisti sono il professionista e il bambino;
  2. A casa dove le persone maggiormente coinvolte sono i genitori, supportati dal professionista;
  3. Nell’asilo nido o nella scuola dell’infanzia attraverso la formazione di un piccolo gruppo.

Caratteristiche fondamentali dell’ESDM sono l’intensità e la comprensività. Quest’ultima fa riferimento al trattamento rivolto a tutte le aree di sviluppo e non solo a quelle tipicamente deficitari nell’autismo. L’intensità riguarda il numero di ore settimanali. Il programma prevede 15 ore di lavoro a settimana con il terapista e 5 ore con i genitori dove l’intervento riguarda la vita quotidiana, in particolare nel momento dei pasti, del bagnetto e del gioco.

Molta importanza viene data alla fase di valutazione, che dev’essere costante e rigorosa in quanto deve accompagnare tutto il percorso della programmazione: è necessario stabilire obiettivi realistici in base ai successi o insuccessi ottenuti dal bambino con disturbo dello spettro autistico.

In conclusione i concetti e gli elementi chiave di questo intervento riguardano l’età  in cui avviare l’intervento, che deve iniziare molto precocemente; il tempo, in quanto il programma richiede molto impegno; le figure coinvolte, in quanto l’ESDM non è rivolto esclusivamente al bambino e al terapista ma anche ai genitori, e infine l’intervento mira a tutte le aree di sviluppo e  non solo quelle tipicamente deficitarie dei bambini con disturbo dello spettro autistico.

Il Centro Aita organizza il   corso  introduttivo  ESDM  diretto dal Prof. Giacomo Vivanti si svolgerà il 25 e il 26 settembre